(ANSA) – ROMA, 14 LUG – “Il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali, che non convince”. Sono i motivi per i quali la Uil scuola non ha firmato il rinnovo del contratto della scuola, sottolineando che si è tratta do una “decisione difficile”.
“Abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale – spiega il segretario Giuseppe D’Aprile – I contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile presa insieme alla nostra confederazione e ai nostri quadri sindacali, ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i giorni”. Secondo la Uil nel contratto “restano molte questioni aperte e non risolte e resta il nodo politico della mobilità”. Inoltre, “vengono implementate ulteriormente le mansioni di tutto il personale Ata: una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga saranno soggetti ad ogni tipo di lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico dell’amministrazione”.
Il tutto, conclude la Uil, “in cambio di una irrisoria valorizzazione economica che assolutamente non trova riscontro con i carichi di responsabilità e di lavoro del personale, falcidiato negli anni passati da politiche di tagli lineari e non razionali”. (ANSA).